Si tratta di una molecola oppioide, non inserita in Italia nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, e che va diffondendosi in tutta Europa.
I decessi, segnalati dall’Osservatorio europeo delle dipendenze, sono avvenuti nel Nord Europa, ma la sostanza è stata sequestrata, sottoforma di polvere, anche in Inghilterra, Germania, Francia.
La facile disponibilità sul mercato, anche italiano, giustifica lo stato di allerta non soltanto per gli addetti ai lavori in ambito di cura, in ambito laboratoristico e delle Forze dell’Ordine, ma anche nella cittadinanza, rappresentando l’esigenza una maggiore attenzione nelle famiglie e nelle scuole, in un ottica di prevenzione e protezione della salute dei cittadini.
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