Una giornata con i Vigili del Fuoco
Valle di Lanaitto, una trentina di chilometri dopo Oliena in direzione Dorgali, vi si giunge percorrendo le strade provinciali che recano ancora i segni evidenti dell’alluvione del 18 novembre scorso.
Una volta a destinazione si scopre un luogo incantato, alberi, grotte e montagne che sovrastano l’uomo, il quale si piega davanti ad una natura così imponente.
La grotta “Sa Oche “, è chiamata così perché al suo interno si sente un intenso rumore prodotto dai forti flussi d’aria generati dagli spostamenti d’acqua. La cavità, infatti, presenta al suo interno un ampio ingresso e tre diversi laghi.
Tra le pareti verticali che incorniciano la grotta ci sono loro, “40 angeli” dei diversi Comandi dei Vigili del Fuoco della Sardegna facenti parte della sezione SAF (Speleologico, Alpino, Fluviale) impegnati in manovre e tecniche di soccorso nell’ambito di un corso di alto livello. Sono presenti anche il Direttore Regionale, l’Ingegnere Silvio Saffioti, e il Comandante Provinciale di Nuoro, l’ingegnere Fabio Sassu.
Per soccorrere le persone bisogna e non basta essere addestrati fisicamente, i Vigili del Fuoco seguono anche diversi corsi di psicologia.
«Con il ferito o il disperso, bisogna essere molto pazienti, cauti e capire che si sta operando in una situazione estrema senza mai perdere la lucidità» afferma Antonio Angotzi della commissione tecnica del SAF.
La grotta di Sa Oche per la sua conformità è perfetta per questo tipo di addestramento.
Per il difficile intervento di rimozione della Costa Concordia nell’Isola del Giglio, i sub speleo, si esercitarono proprio tra i laghetti, le gallerie e le fenditure della grotta.
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