Se al Sud hanno le perle di Pinna e al nord hanno Christian Pinna, in Barbagia cerchiamo di differenziarci.
Noi abbiamo una figura che da qualche anno a questa parte mostra in tutta la sua “grezzura” l’affascinante mondo del barbaricino/a doc. Si chiama Laura Laccabadora
Il fenomeno di autoironico e dissacrante intrattenimento, nato nel più famoso social network, Facebook, conta ormai oltre 50mila mi piace.
Il mitico personaggio, la cui identità rimane rigorosamente segreta, ci mostra un mondo segnato da rituali e usanze che si tramandano da generazione in generazione.
Noi di Cronache Nuoresi (CN nell’intervista) non potevamo esimerci dall’intervistare la Laura barbaricina (L nell’intevista).
CN: Ciao Laura… S’accabadora… un appellativo dalle connotazioni negative che con te ha assunto una visione ironica, simbolo del passatempo “facebookiano” di molti noi giovani. Perchè proprio questa scelta e che nesso ha (se lo ha) con quanto scrivi?
L: L’appellativo “accabadora” è nato semplicemente dal fatto che sia io che il ragazzo col quale ho fondato la pagina abbiamo per cosi dire un interesse per questa figura cosi macabra ma allo stesso tempo avvolta da un alone di mistero. In realtà non c’è alcuna correlazione con le cose che scriviamo, tranne il fatto che è una tipica figura sarda.
CN: Come è nata l’idea di creare la pagina e quante persone ci sono dietro il personaggio?
L: L’idea di creare una pagina sarda di taglio umoristico è nata fondamentalmente per caso; poi col tempo l’abbiamo arricchita di storie, descrizioni e considerazioni che abbiamo sempre fatto nel corso della nostra vita e che abbiamo riportato in un social network. Le storie sono talvolta autobiografiche, talvolta inventate e riprendono sempre stereotipi della nostra società, che riproponiamo in chiave ironica. Attualmente gli amministratori della pagina sono due.
CN: Ogni giorno racconti la giornata tipo dello studente, del medico di paese, del pastore o degli tzioddi ecc. Qual è, secondo te, tra queste la figura che col tempo è rimasta immutata. Tra i materiali che vi mandano, ce n’è qualcuno che vi ha colpito più di altri?
L: Tra tutto il materiale che riceviamo non c’è una foto o un messaggio che ci ha colpito più di altri dal momento che si tratta sempre di cose che fanno parte della nostra realtà, nella quale viviamo quotidianamente. Tutte le figure che descriviamo sono appunto descritte esattamente come le vediamo attraverso i nostri occhi, quindi dal punto di vista di due ragazzi che sono nati a fine anni 80. Poi è ovvio che la società muta col passare del tempo, non credo esistano figure eterne, ma diciamo che nella nostra zona usi e abitudini si conservano abbastanza integre negli anni.
CN: Siamo in periodo di elezioni e un personaggio influente come al tuo potrebbe rivoluzionare i sondaggi attuali. Senza fare nomi, piuttosto prova a immaginare di cosa avrebbe bisogno la Sardegna per potersi risollevare e prendere una posizione di rilievo nei confronti di chi fino ad adesso ci ha lasciato ai margini.
L: Per quanto riguarda le elezioni, come già detto più volte nella pagina, posso dare solo un consiglio: informatevi, sensibilizzatevi riguardo ai problemi e alla situazione che caratterizza la nostra isola e quando andate a scegliere chi vi dovrà rappresentare fatelo con la vostra testa.
Non vendete il vostro voto in cambio di promesse di lavoro, scegliete la libertà e l’onestà intellettuale piuttosto che una mezza raccomandazione.
M. Pintori © TUTTI I DIRITTI RISERVATI!