Incontro Enrico, 49enne polacco di Krosno mentre chiede un aiuto all’ingresso della chiesa di San Giuseppe, ma lo si può trovare anche lungo le vie del centro di Nuoro, mentre insieme alla sua compagna 52enne, allieta i passanti con la sua chitarra elettrica, suonando musiche internazionali che italiane, vecchie brani tratti dal repertorio di Bob Dylan, Pink Floyd…
Prima era sposato con tre figli, due femmine e un maschio, poi si è separato. Ora ha una nuova compagna, con la quale vive a Nuoro, in affitto in un appartamento. Si occupa lui di cucinare, preferiscono non andare alla caritas.
Sono a Nuoro da cinque anni, prima hanno trascorso un periodo in un’altra isola, la Sicilia, a Acireale, in provincia di Catania. In Sicilia cera dal 1995, da quando se n’era andato perché non cera più lavoro in Polonia. Qui lui faceva saltuariamente il muratore, mentre lei non lavorava. Poi è stato licenziato ed è venuto in Sardegna, dove tanti anni fa era stato in vacanza.
Oggi, a Nuoro, a causa della crisi e della disoccupazione non trova neanche un piccolo lavoretto saltuario, come era stato anche in Sicilia, dopo il licenziamento.
Ogni tanto viene chiamato a lavorare presso il Tribunale di Nuoro, come traduttore dal polacco.
Da quando è a Nuoro non ha più fatto ritorno nella sua terra natale; la madre è rimasta in Polonia, il padre è morto, una sorella abita nella Repubblica Ceca, mentre l’altra e il fratello sono in Polonia con la madre.
Lavorano tutti e tre. Quando faceva il muratore in Polonia, prendeva uno stipendio di 400 mila lire, mentre quando era ad Acireale, due milioni di lire.
I nuoresi sono gentili nei suoi confronti ma gli danno poco, visto anche il periodo non proprio dei migliori, solamente qualche spicciolo e qualche panino, si muove a piedi.
Entrambi sono cattolici e ormai vivono solo di aiuti e della loro musica.
P. Sanna © Tutti i diritti riservati