L’incompiuta senza fine
Il belvedere di viale Ciusa è un tema molto caro ai nuoresi: da tempo un reticolato di transenne senza fine ne impedisce la fruizione privando tutti del gusto di una passeggiata in serenità e di godere il panorama della vallata di Isporosile.
Ogni giorno i cittadini si interrogano sul completamento dei lavori; metaforicamente sembra di trovarsi davanti a un romanzo epico: quante capitoli si dovranno leggere prima di arrivare a gustarsi il finale?
Entro il 31 dicembre dello scorso anno si sarebbe dovuto effettuare il collaudo. Così disse il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi rispondendo, l’otto ottobre scorso, a un’interrogazione dell’opposizione consiliare sul Belvedere di viale Ciusa.
Non vuole essere una polemica ma una constatazione e specialmente i cittadini attendono una risposta dalle Istituzioni più approfondita oltre quella già data ovvero che i danni causati dall’alluvione hanno posticipato la ripresa degli interventi.
La storia dell’opera è travagliata. Costata in tutto 780.000 euro è stata conclusa nel marzo 2011. Le prime operazioni di collaudo sono iniziate nel luglio di quello stesso anno.
Complessivamente sono state eseguite tre prove di carico. I risultati ottenuti però non sono stati ritenuti soddisfacenti dal collaudatore che nel novembre del 2011 ha disposto ulteriori accertamenti.
L’analisi geotecnica ha riguardato la solidità del muro su cui la struttura poggia. Le risposte sui ritardi nella consegna dell’opera sono state molte e mai convincenti.
Prima sembrava che le prove di carico fossero fallite per via del caldo e quindi si è deciso che sarebbero state ripetute con temperature più miti. In città intanto si è “malignato” anche sull’inclinazione dei sostegni o sui materiali utilizzati. Intorno al Belvedere sono fiorite delle vere e proprie leggende metropolitane.
Secondo quanto riferito però nell’ottobre dello scorso anno da Bianchi, allora assessore ai Lavori pubblici, il problema sarebbe stato legato alle sollecitazioni del muro su cui l’opera poggia. Il responsabile del procedimento si sarebbe avvalso della collaborazione di un ingegnere strutturista che avrebbe individuato una soluzione da realizzare interamente a carico dell’impresa che ha esguito i lavori.
Questo succedeva quattro mesi fa. Dopo le rassicurazioni fornite al Consiglio però nulla è cambiato. Il Belvedere è ancora chiuso e tutti attendono di sapere quando potranno tornare a fruirne.
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