Si è tenuto ieri l’incontro tra il primo cittadino Alessandro Bianchi, l’assessore provinciale al Lavoro Giuseppe Dessena e i sette dipendenti del call center nuorese di Telecom.
Per ora non c’è niente di definitivo ma gli amministratori locali che si sono occupati della vertenza sindacale hanno comunicato ai lavoratori che Telecom sta optando sempre più per la soluzione del telelavoro.
Mercoledì scorso, infatti, Bianchi e Dessana hanno incontrato i quattro dirigenti nazionale del gestore delle telecomunicazioni, Paolo Di Bartolomeo, Mario Iannacone, Attilio Fiorentino e Cesidio Mazzenga (le parti sociali non hanno partecipato poiché erano state già incontrate a livello nazionale).
La Telecom ha deciso di chiudere su tutto il territorio nazionale 46 call center su 126 operativi.
Uno di questi è quello nuorese. Inizialmente ai sette dipendenti che vi lavoravano era stato proposto anche il pendolarismo tra Nuoro e Cagliari, una soluzione fin da subito rigettata per la difficoltà che comporterebbe lo spostamento dal punto di vista logistico.
Tuttavia anche la scelta del telelavoro non soddisfa appieno i lavoratori, perché se i dirigenti nazionali hanno rassicurato che le postazioni, le spese di connessione saranno a carico dell’azienda, altri costi come ad esempio quello della corrente elettrica, ovviamente, saranno a spese dell’operatore.
«Un conto se il dipendente di un’azienda sceglie di lavorare dalla propria abitazione, accollandosi le spese quali luce, acqua e gas, un’altra questione se questa diventa un’imposizione» è stato ribadito ieri.
I malumori dei dipendenti sono nati anche dagli accordi nazionali con CGIL e CISL, che stanno seguendo la vertenza, alcuni di loro, ieri, pur evidenziano il forte impegno da parte dei sindacalisti locali hanno evidenziato che le trattative nazionali tra le parti sociali e l’azienda non hanno tutelato i diritti di tanti operatori che tacitamente stanno perdendo il posto di lavoro in tutto il territorio nazionale.
I dirigenti Telecom, hanno messo in evidenza che l’azienda vuole investire in tecnologia e servizi sul territorio nuorese. Di fatto però sta tagliando sui costi del personale e esternalizzandone molte mansioni.
Fino al 1993, i dipendenti che lavoravano negli uffici Telecom di Nuoro erano complessivamente 123. Oggi sono 18, di cui undici, tra questi gli operatori del call center e operatori di rete, a causa della chiusura dei locali lavoreranno da casa o fuori dalla struttura.
I lavoratori, hanno ringraziato comunque il sindaco e l’assessore che si sono interessati alla loro situazione. Adesso bisogna aspettare per capire come la Telecom intenda procedere.
©Tutti i diritti riservati!