Ipsia: studenti costretti a passare tra cornicioni che crollano

Le condizioni attuali dell’Ipsia

Nulla è cambiato dall’intervento dei Vigili del Fuoco

Non sembra una scuola ma un campo di concentramento, il paragone è forte ma rende l’idea.

L’Istituto Ipsia, ormai ha raggiunto uno stato di degrado insostenibile. Detto dagli studenti più volte e in tutti modi: scioperi, assemblee permanenti, manifestazioni davanti agli Enti Istituzionali preposti eppure nulla si muove, solo promesse e ancora niente di concreto è stato realizzato per la riqualificazione di questo Istituto.

Ragazzi inascoltati che quotidianamente devono fare lo slalom tra pezzi di muro che crollano, cornicioni che si staccano, soffitti lesionati. La salute degli studenti è minata dalle condizioni igieniche delle aule, a causa della muffa che si crea nelle pareti  per la troppa umidità, della sporcizia che è ovunque (compresii escrementi di piccioni, animali e insetti morti). Gli spazi esterni sono abbandonati e lasciati all’incuria.

I Vigili del Fuoco, due settimane fa hanno decretato un’intera area della scuola profondamente pericolosa per le gravi lesioni strutturali, mettendo sigilli a laboratori e  palestra, per il crollo dei cornicioni. Il problema è che gli studenti, il personale docente e non docente, per poter accedere in diverse punti della struttura scolastica devono necessariamente percorrere quell’area, mettendo a repentaglio la propria vita.

Come giornale stiamo monitorando la situazione perché l‘Ipsia, diventata il simbolo della situazione scolastica e di uno scenario preoccupante che coinvolge tutto il nostro paese, nel quale non soltanto non si investe più in istruzione e formazione ma le strutture scolastiche fatiscenti stanno diventando una trappola per topi per chi va a compiere il proprio dovere scolastico.

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Sonia