Non è difficile, muovendosi a piedi per le vie della città, imbattersi in spettacoli come quello documentato in queste immagini.
I punti più esposti a tale fenomeno sembrano essere le aree vicine a scuole, le fermate degli autobus (i mitici “Postalini”), quelle dei pullman di linea (le immagini in questione mostrano l’uscita dalla Stazione ARST di viale Sardegna) e molti altri punti di ritrovo, come ad esempio l’altrettanto mitica Piazza Satta, gioiello cittadino e meta turistica di tutto rispetto.
Ovunque si possa occultare facilmente il rifiuto di turno semplicemente gettandolo oltre il muretto non ci si pensa due volte, lo si fa e basta. Ci si sbarazza in questo modo della lattina, della bottiglia, della busta di patatine ecc. «Non ho mica tempo da perdere io a cercare un cestino per i rifiuti»… sembra dire una vocina interiore.
«Tanto passano a pulire»… continua la vocina…, tentando di fornire una giustificazione alla propria coscienza nel momento in cui si compie un gesto inqualificabile come questo!
Inqualificabile ma ricorrente purtroppo.
Facciamo un altro piccolo ma significativo esempio. Fermiamoci a poca distanza da a un tabacchino, uno qualsiasi, non solo di Nuoro ma di tutta l’Isola (oltremare chissà, sarà uguale?) e osserviamo il fumatore di turno: entra, acquista il suo pacchetto, lo scarta e, sempre con la solita citata nonchalance, come prima cosa getta a terra l’involucro di plastica e la stagnola; poi terminata la tanto attesa sigaretta getta a terra il mozzicone (la cosa si fa ancora più semplice se ci si trova in spiaggia, basta nasconderlo sotto la sabbia…).
Posto che quelli citati sono solo alcuni esempi, per quanto rappresentativi del problema, proviamo a fare una piccola riflessione: proviamo a moltiplicare tutto questo per il numero di persone che adottano un simile comportamento ogni giorno nel mondo e cerchiamo di immaginare il risultato di tali comportamenti sconsiderati. Dove ci porterà tutto questo?
«Tanto passano a pulire»… «Non ho mica tempo da perdere io a cercare un cestino per i rifiuti»… sembra continuare a ripetere, instancabile, ormai rauca e flebile, la vocina che continua a rasserenare una coscienza civica ormai latente e deresponsabilizzata che sembra caratterizzare ormai molti di noi.
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