Orari inadeguati, varchi segnalati male e pochi parcheggi
Nessuno dei commercianti operanti nel corso Garibaldi è contrario alla ZTL, anzi, questa dovrebbe servire a incentivare il passaggio pedonale del cuore della città e a valorizzare il commercio. Attualmente è così? Siamo andati a scoprirlo.
Le problematiche principali emerse dal confronto con i commercianti operanti nella zona sono le seguenti:
I varchi della parte alta del Corso e all’imbocco della via Angioy non sono segnalati in maniera sufficientemente chiara.
Gli orari della ZTL non favoriscono in alcun modo la circolazione dei pedoni, dato che, soprattutto nei mesi invernali, dalle 18 in poi il buio e le temperature non rendono appetibile “la passeggiata al Corso”, anzi la scoraggiano.
Non esiste una quantità di parcheggi gratuiti adeguata a portata di mano di chi vorrebbe muoversi a piedi per le vie del centro.
La nostra verifica parte dalla situazione dalla parte bassa del Corso, per chi giunge da via Lamarmora. Qui il cartello indicante l’inizio della Zona a Traffico Limitato è ben visibile e, a quanto pare, rispettato. Quindi nessun problema. I negozianti di quest’area dichiarano che le multe vengono prese solo dagli automobilisti distratti.
«Il problema più grave è la carenza di parcheggi gratuiti (cioè ben delimitati dalle strisce bianche, in modo tale che il parcheggio non sia discrezionale e quindi a rischio multa) nelle vicinanze, ce ne sono troppo pochi, e per quelli a pagamento non si ha una rotazione regolamentata dal disco orario. Poi, ci sono troppe telecamere, si ha la sensazione di una violazione esagerata della privacy» afferma Alessandra di “Bottega Verde”.
Decisamente più agguerriti i commercianti della parte alta del Corso, quelli più esposti al rischio contravvenzione insieme ai loro clienti.
Qui è evidente che alcuni varchi non sono segnalati in maniera ottimale, a iniziare da quello d’accesso principale dalla piazza San Giovanni: il pannello luminoso che indica l’apertura e la chiusura dello stesso è ben visibile solo per chi arriva da via Asproni; per chi sopraggiunge da via Tola (la diramazione che congiunge piazza Santa Maria della Neve a Piazza San Giovanni), invece, l’indicazione non è assolutamente visibile, essendo orientata verso via Asproni. In questo punto, chi non sa dell’istituzione della ZTL, soprattutto i forestieri, e imbocca il Corso, ha già violato un varco e accumulato la prima tranche della multa. «Una mia cliente, un giorno, durante le ore della ZTL, ha percorso cinque volte il corso alla ricerca di parcheggio, senza accorgersi che la segnaletica indicava il varco chiuso, accumulando infrazioni che sommate le sono costate circa 500 euro di multa» racconta un esercente.
I commercianti, poi, in certi momenti della giornata, hanno difficoltà a far scaricare la merce dai loro corrieri a causa della ZTL e perché il parcheggio riservato al carico e scarico delle merci, ubicato poco più in basso è quasi sempre occupato dalle automobili in sosta per lo “shopping al volo”.
Il varco successivo, quello che taglia il Corso Garibaldi facendovi confluire il traffico proveniente dalla via Spano (quella che poi si collega con la via Cavour), non è assolutamente segnalato (nello stop); certo, c’è un cartello nel Corso, dall’altra parte della via, ma risulta poco visibile, per cui, anche da qui la violazione della ZTL è in agguato.
Un’altro aspetto esposto dagli esercenti operanti nella zona è il fatto che la circolazione sia invece permessa agli autobus dell’ATP.
«L’autobus non dovrebbe passare perché disturba molto di più delle automobili, specialmente durante le ore di punta, con il rischio di investire qualche pedone a causa della strada troppo stretta per questo veicolo, dovrebbero magari utilizzare il Pollicino – evidenzia Pasqualino di “SmoKe”».
L’autobus in realtà dovrebbe essere uno strumento funzionale alla buona riuscita della ZTL, se solo le sue corse fossero più frequenti (e se il servizio di alcune linee, come la Linea 3, non si interrompesse alle 19.00 , dato che soprattutto d’estate, spesso, si esce proprio a quell’ora.
La polemica dei giorni scorsi, poi ha evidenziato che il maggior numero di infrazioni contestate sono relative alla via Angioy. Noi stessi abbiamo potuto constatare un traffico di automobili pressoché regolare lungo la via.
Appare chiaro, dunque, che il cartello apposto all’ingresso della stessa, lungo la via Roma, per quanto evidente non viene visto dagli automobilisti o che non è stato reso noto in maniera efficace che anche la via Angioy è regolata dalla ZTL.
Tirando le somme, dunque (anche tenendo conto dei commenti dei lettori in proposito giunti in redazione nei giorni scorsi): sarebbe opportuno che l’Amministrazione si prodigasse per perfezionare la segnaletica della ZTL e magari modificasse gli orari della stessa in funzione, innanzitutto dei pedoni e poi del commercio che sicuramente non trae adeguato profitto dagli attuali orari. I cittadini, invece, dovrebbero prendere coscienza che la ZTL è solo un segno di civiltà e di rispetto per la propria città, per quanto la cosa possa sembrare faticosa, abituati come siamo a non fare più un passo a piedi.
Lasciare l’automobile a casa e muoversi a piedi, oltre a moltiplicare le occasioni di incontro, potrebbe servire anche ad apprezzare meglio la nostra città.
Testo S.Meloni – foto S. Novellu © TUTTI I DIRITTI RISERVATI!