Cauti nei giudizi e nelle interpretazioni dei fatti e delle dinamiche familiari. Questo l’invito fatto da Giuseppe Ciccolini, primo cittadino di Bitti, in un momento come questo, in cui la tragedia consumatasi nella casa di via Sanna non ha sconvolto solo la famiglia direttamente interessata ma l’intera comunità.
L’appello del sindaco nei confronti di Pietro Basile, il giovane bittese che il giorno di Capodanno, in seguito all’ennesimo litigio, ha ucciso il padre Franco a colpi di pistola, è chiaro: «per quanto possa sembrare difficile, sarebbe opportuno che trovassi il coraggio e la lucidità per consegnarti alle Forze dell’ordine, soprattutto per non complicare ulteriormente la tua situazione».
Nel ritratto tratteggiato da Ciccolini, emerge chiaramente la figura di un giovane rispettoso che non ha mai avuto problemi con i suoi concittadini, cresciuto però in un contesto familiare complesso. E proprio la complessità e dei rapporti familiari e l’eccessiva rigidità da parte del genitore, secondo indiscrezioni circolate in paese, sarebbero all’origine dell’insano gesto.
Le Forze dell’ordine, intanto, continuano incessantemente le ricerche del giovane, con tutta la delicatezza imposta dal caso. «Non si tratta di un superlatitante, ma di un ragazzino spaventato che avrebbe bisogno dei giusti consigli», tiene a precisare Ciccolini.