Il vicepresidente della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, e l’assessore alle infrastrutture Franco Corosu hanno incontrato ieri stamattina gli amministratori di Dorgali ed Oliena per l’esame della situazione relativo al transito sulla provinciale Oliena Dorgali interrotto causa i danni provocati dall’alluvione del 18 novembre scorso.
Il vicepresidente Tidu ha comunicato che il ponte di Oloè è stato dissequestrato ed è dunque possibile intervenire per consentire l’attraversamento. «Una soluzione immediata è già realizzabile – ha spiegato Tidu – e consentirà il collegamento Dorgali Oliena entro il mese di Gennaio.I tecnici hanno optato per la sistemazione di una travatura in acciaio, con impalcato in acciaio e barriere di protezione così da poter aprire una corsia e regolare il traffico con un semaforo. Questa soluzione – ha aggiunto il Vicepresidente Tidu – consentirà di riaprire la strada ai mezzi fino a 20 tonnellate, cioè anche ai pullman di linea».
Tale soluzione permetterà inoltre di lavorare contestualmente ad un intervento definitivo. «Il ponte – ha spiegato Costantino Tidu – non è stato danneggiato per cui si interverrà sulle parti in terra e sulle relative protezioni con gabbionate. E’ un intervento dai costi contenuti e potrà essere ultimato in sei-otto mesi. Dobbiamo incontrare il Genio Civile per discutere con loro la possibilità di un altro intervento sul quale sta lavorando la Provincia che prevede l’ ampliamento del ponte con la realizzazione di una ulteriore campata. La Provincia – ha concluso il vicepresidente Tidu – congiuntamente ai comuni di Dorgali ed Oliena, è impegnata al massimo per riportare alla normalità le condizioni di viabilità fra i due paesi. Stiamo cercando di accelerare i tempi il più possibile per realizzare le soluzioni predisposte e salvare così le attività economiche che molto si aspettano dalla stagione primaverile ed estiva».
Soddisfatto il sindaco di Oliena Salvatore Serra. «L’impegno di tutti è mirato al ripristino delle condizioni di normalità: la soluzione prevista è quella giusta per permettere un ritorno al transito nei tempi più brevi possibile»