La tradizione è viva – i giovani e la morra

Sonia

La tradizione è viva – i giovani e la morra

domenica 22 Dicembre 2013 - 11:48
La tradizione è viva – i giovani e la morra

Morra ai giardini di P.zza V.Emanuele (foto S. Novellu - Cronache Nuoresi)

Morra ai giardini di P.zza V.Emanuele (foto S. Novellu - Cronache Nuoresi)

Morra ai giardini di P.zza V.Emanuele (foto S. Novellu – Cronache Nuoresi)

Il mondo virtuale e asettico di internet, Facebook, Instagram e del Digitale Terrestre stanno progressivamente prendendo il sopravvento sulla vita reale.

Le strade e le piazze si spopolano sempre di più, si riducono le occasioni di incontro e di scambio di opinioni, uno dei momenti più fruttuosi nella crescita e nel passaggio all’età adulta, nella formazione e definizione di una propria personalità, coscienza e consapevolezza.

Insomma, il contatto con l’altro da sé è ed è sempre stato un’esigenza primaria dell’essere umano.

Oggi, in un’epoca in cui spesso l’unico interlocutore è un monitor televisivo o un display di un computer o di uno smartphone, tutto questo sta portando a un’appiattimento dei livelli, a un assopimento delle coscienze e da individui stiamo diventando sempre di più solo ed esclusivamente consumatori.

Tutto si sta modificando, persino la percezione del bello: oggi tutti abbiamo sempre in tasca un telefono cellulare, strumento ormai completissimo nelle funzioni che ci consente in qualunque momento di fare clic, pubblicare la foto in tempo reale sul Social di turno, dove con altrettanta rapidità qualcuno apprezzerà o trascurerà (difficilmente) il nostro post. Quanti però si pongono il problema di guardare cosa hanno prodotto o a cosa hanno “messo Mi piace”. A giudicare da quello che si vede sulle pagine di Facebook, pochi o nessuno. L’importante è fare click, magari per una foto di gruppo  (nella quale le proporzioni dei vari soggetti sono del tutto deformi) e possibilmente tutti con lo sguardo ammiccante e la lingua di fuori (questa è la migliore delle ipotesi, non parliamo in questa sede delle ragazzine appena adolescenti in autoscatti allo specchio in pose “provocanti” e “ammiccanti”con occhialoni da sole e forme – ancora pressoché inesistenti – in bella vista). Poi, abituato il nostro gusto a percepire il nostro aspetto in tali forme, quando ci troviamo di fronte a un’immagine studiata, curata nell’inquadratura e nell’uso della luce, a volte non ci riusciamo ad apprezzare il nostro aspetto. Troppo vero. Ci mancano gli effetti di Instagram.

Ma questa è un’altra storia. A Nuoro (e in Barbagia in genere) questo fenomeno sembra in parte marginale. É abbastanza frequente, infatti, imbattersi in scene come questa: dei giovani che si ritrovano in centro, magari dopo l’uscita dalla scuola o in occasione dell’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale e si divertono a esercitarsi nell’arte della morra o farsi un giro di ballo al suono della fisarmonica.

S. Novellu © Tutti i diritti riservati

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