Scuola Civica di Musica: riscaldamenti ancora spenti

Sonia

Scuola Civica di Musica: riscaldamenti ancora spenti

venerdì 20 Dicembre 2013 - 15:48

L’Opposizione: Bianchi si impegni a trovare una soluzione

Sono ancora al freddo. Studenti e insegnanti della Scuola civica di Musica continuano a fare lezione scaldandosi con le stufe elettriche che ognuno si porta da casa. L’impianto di riscaldamento è infatti spento da più di un anno. Gli appelli dei genitori sono caduti nel vuoto e alle tante promesse ricevute non hanno fatto seguito interventi concreti. Così alcuni di loro hanno chiesto ai Consiglieri comunali dell’Opposizione di intervenire.

Ieri, alle 15.00, Pierluigi Saiu, Paolo Manca, Peppe Montesu e Pietro Salis si sono presentati nella struttura di Via Mughina: «Stiamo parlando di una scuola frequentata da oltre 200 allievi e 18 insegnanti – dice Pierluigi Saiu, capogruppo PDL in Consiglio  comunale – è incredibile che dopo un anno il problema non sia ancora stato risolto. Nonostante le sollecitazioni arrivate all’Amministrazione la situazione non accenna a migliorare. Stasera la scuola chiude per le festività natalizie e noi presenteremo subito un’interrogazione urgente per fare luce sulle ragioni che costringono al freddo allievi e insegnanti. Chiederemo inoltre al Sindaco un impegno formale affinché sia garantito che l’impianto di riscaldamento venga rimesso subito in funzione. E’ evidente che la soluzione delle stufette non può considerarsi definitiva, non solo perché la capacità di riscaldamento è limitata ma anche perché si traduce in un considerevole aggravio di costi per il Comune, visti i consumi di energia elettrica. Non è più tollerabile che su questa vicenda si continui a far finta di nulla, o peggio, si prendano in giro genitori e studenti con promesse che regolarmente vengono disattese».

«Chi frequenta la scuola civica di musica – aggiunge Peppe Montesu, consigliere comunale PDL – paga una retta che va dai 352 ai 592 euro all’anno. Sicuramente molti genitori affrontano dei sacrifici per  garantire ai loro figli la possibilità di coltivare una passione importante come quella per la musica e per farli studiare con docenti di altissimo livello come quelli che insegnano qua. A parte tagliare nastrini, cosa fa il vicesindaco (nelle cui competenze rientra la scuola civica di musica) per risolvere il problema del riscaldamento in via Mughina?».

«Non vogliamo far cadere nel vuoto l’appello di quei genitori che ci hanno chiesto di intervenire – attacca Pietro Salis, anche lui consigliere PDL –  ad oggi i locali della scuola civica di musica rimangono al freddo ed è avvilente pensare che allievi e insegnanti siano costretti a fare lezione con sciarpe e giubbotti, potendo contare soltanto sul minimo conforto che le stufette elettriche portate da casa possono offrire. Troppo poco francamente.  Non è pensabile che si possa andare avanti in questo modo».

«Ci sono eventi metereologici che sono difficilmente governabili , altri eventi che invece la mano dell’uomo procura – conclude Paolo Manca, capogruppo de La Città in Comune e candidato sindaco alle elezioni del 2010. Nei locali di via Mughina alunni e insegnanti sono costretti a ballare il ballo della steppa. Il freddo e il gelo che ieri si sentivano in quelle aule e in quei corridoi è frutto del gelido disinteresse mostrato da questa amministrazione comunale.  Alunni e insegnanti sono costretti a fare lezioni in condizioni di serio disagio e non è chiaro quanto ancora questa giunta, più inclemente delle intemperie, voglia continuare a far finta di nulla».

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