Manca il numero legale e salta un altro consiglio. La maggioranza dà prova, un’altra volta, di non esserci più e l’aula non riesce ad approvare nemmeno il primo punto all’ordine del giorno. Eppure l’assemblea era stata convocata di lunedì mattina proprio per consentire al centrosinistra di esserci. Niente da fare, nemmeno questa volta. E così, mentre il consiglio comunale si trasforma nel teatro di scontro tra le tante anime della coalizione che ha vinto le ultime elezioni, la città sta a guardare.
Schiacciata tra i tanti problemi che l’ affliggono e l’incapacità di questa maggioranza di governare. È ormai chiaro a tutti che non è possibile andare avanti così. In gioco c’è il bene di Nuoro ed è evidente che esiste solo un modo per risolvere questa situazione: ridare la parola ai cittadini.
Non è giusto costringere il consiglio alla paralisi per le divisioni di un centrosinistra ferocemente attaccato a quel potere che detiene da vent’anni e che ha paura di perdere se si tornasse a votare. In comune c’è bisogno di aria fresca. E ce n’è bisogno soprattutto perché il modo che questi signori hanno di affrontare i problemi è del tutto inadeguato. Se ne è avuta conferma anche questa mattina quando si è discussa l’interrogazione da me presentata, a nome del gruppo PDL, sullo stato delle scuole cittadine dopo l’alluvione. In aula, a rispondere al posto del sindaco, a cui l’interrogazione era indirizzata, c’era l’assessore all’urbanistica (con delega alla protezione civile) che su alcuni punti è stato in grado di fornire chiarimenti e su altri no. Così è stato possibile sapere che la stima dei danni causati alle strutture scolastiche è, attualmente, di 50.000 euro ma che l’attività di indagine e stima è ancora in corso. È stato possibile scoprire che i danni maggiori sono stati determinati dalle scarse condizioni di manutenzione degli edifici. Allagamenti e infiltrazioni si sarebbero cioè potuti evitare se caditoie e pluviali fossero stati puliti.
Sulle manutenzioni l’assessore Deiara però non ha potuto fornire delucidazione perché quella è competenza dei lavori pubblici e l’assessore ai lavori pubblici, dopo le dimissioni di Serusi, è il sindaco di Nuoro che però in aula, in quel momento, non c’era. Non è stato quindi possibile avere informazioni sull’idoneità statica degli edifici e sulla sicurezza degli impianti. Non è stato possibile sapere che tipo di interventi sono stati fatti in questi anni per mettere in sicurezza le scuole.
Nel 2011 cinque scuole su nove erano prive proprio della certificazione di idoneità statica. Per otto scuole su nove le condizioni di sicurezza venivano definite “insufficienti” e lo stato di manutenzione “scarso” per tutte e nove le strutture. Il quadro, insomma, è preoccupante e dopo l’alluvione di novembre si è ulteriormente complicato. Occorre iniziare a discutere di soluzioni ai problemi di questa città e bisogna farlo subito. Per questa ragione chiederemo al consiglio di discutere subito un piano straordinario delle manutenzioni degli edifici scolastici e lo faremo attraverso una nostra mozione.
Pierluigi Saiu
Capogruppo PDL in Consiglio comunale