Questa mattina in Consiglio Comunale il voto per la ristrutturazione dell’edificio storico che si affaccia, tra le altre vie, sulla piazza Satta e che è destinato a ospitare una parte del MAN, c’è stato l’ennesimo flop.
Al momento del voto sull’approvazione del piano particolareggiato che riguardava il rifacimento delle facciate che si affacciano sulla piazza non è stato raggiunto il numero legale.
«La proposta di ristrutturazione e non di sanatoria – come ha precisato la responsabile del procedimento l’ingegnere Tiziana Mussone –, riguarda il ripristino della facciata e delle vetrate dell’edifico che si affacciano sulla piazza, un intervento richiesto tra l’altro dalla Soprintendenza, mentre la sanatoria riguarda invece l’ampliamento della volumetria dello stabile, che non richiede l’approvazione del Consiglio comunale».
La proposta, tuttavia, ha trovato un muro sia da parte dell’opposizione, e in particolare del PDL. Duro l’intervento di Pierluigi Saiu e di Pepe Montesu che hanno sostenuto che sarebbe opportuno non rifare un errore fatto più volte in passato, cioè di dare l’ok alla snaturalizzazione di edifici che hanno fatto la storia della città e dei nuoresi, come è stato per il vecchio Palazzo Comunale, oggi sede del Banco di Sardegna, e l’ex Carcere di via Roma, oggi sede della Polivalente. Il dissidente Francesco Guccini, del Gruppo Socialista, ha sottolineato che tale ristrutturazione non è in sintonia con il complesso storico-architettonico della piazza, oggetto di una ristrutturazione operata negli anni Sessanta da Costantino Nivola.
Il Consiglio Comunale è stato caratterizzato da una babele di interventi, snobbati, di volta in volta dai vari schieramenti.