Ladri! L’auto mi serviva per vivere

Nuoro, viale Repubblica

Un appello per un doppio gesto criminale

Rubare un’automobile è reato e un atto sempre deprecabile. Si sà! Ma diventa un gesto ulteriormente deprecabile quando il proprietario è una persona gravemente malata che necessita di cure mediche quotidiane, indispensabili per rimanere aggrappato con le unghie alla vita, e lo deve fare recandosi in varie sedi proprio con quella macchina.

Ieri mattina, una giornata come tante in redazione, tra fatti di cronaca nera e bianca, ci arriva un appello: «I ladri di macchine non si smentiscono mai, solo che questa volta nel loro mirino è finito un mezzo che serviva ad una persona che ha subìto un delicato e vitale intervento chirurgico e attraverso quello si spostava nei diversi ospedali per terapie salvavita e controlli ».

Noi di Cronache Nuoresi (assieme a questa persona che preferisce rimanere anonima) non possiamo che fare un appello (ci auguriamo convincente e persuasivo) a chi ha compiuto un gesto del genere, sicuramente inconsapevole che l’automobile che ha rubato era di una persona sospesa tra la vita e la morte: «RESTITUITE QUELL’AUTOVETTURA!» È una Fiat Punto multijet grigio metallizzata del 2007 targata DG 304 FK, è stata rubata lunedì notte tra le 20 e le 22.30 in viale Repubblica a Nuoro. Potete parcheggiarla in qualsiasi punto della città e poi saranno le forze dell’ordine per ritrovarla, l’importante che torni al legittimo proprietario che dopo il furto vive grossi disagi per gli spostamenti e non tutti hanno la fortuna di un amico o un familiare che li possa accompagnare.

Malviventi ve lo diciamo come ce lo hanno scritto: «se tale gesto lo avessero fatto a una vostra sorella, fratello o qualsiasi altro familiare con la stessa identica situazione di salute come avreste reagito?» Non perché tra poco è Natale ma per dimostrare che ancora non siamo in un mondo dove Caino uccide Caino, restituite quella macchina, è di vitale importanza.

Ai lettori un appello importante fate girare questo articolo, è importante che l’annuncio si arrivi all’autore dell’insano gesto.

La Redazione

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Sonia