A Cagliari, la commissione medica dovrebbe decidere se concedere la sede straordinaria a Nuoro
Sono 227 le famiglie che nel capoluogo barbaricino rimarranno senza pediatra a partire dal 30 giugno.
La storia. Lo scorso anno, (30 giugno 2017), dopo il pensionamento della dottoressa Bruna Caria, a Nuoro è decaduto in automatico il mantenimento della quarta sede e, secondo quanto ribadisce l’ASSL-ATS Nuoro, per l’Accordo Collettivo Nazionale che disciplina i rapporti con i medici pediatri di libera scelta, nel capoluogo barbaricino non ci sarebbe il numero sufficiente a consentire l’attribuzione permanente di un quarto pediatra.
I parametri nazionali stabiliscono che ciascun pediatra può avere in carico un massimo di 600 bambini. Pertanto, stando a questi numeri, a Nuoro, per avere la quarta sede di Pediatria di libera scelta dovrebbero essere presenti nel territorio per lo meno 2201 bambini, mentre attualmente ve ne sono 1800, seguiti dai tre pediatri titolari di sede, più i 227 seguiti dal pediatra in scadenza con incarico provvisorio. Ben al di sotto dei 301 (l’Accordo parla di 600 o frazione superiore a 300) che giustificherebbero l’assegnazione di un quarto incarico.
La protesta. La mancata assegnazione di un pediatra definitivo ovviamente ha mandato in allarme le oltre 200 famiglie, le quali, per i loro piccoli si sono accontentati della soluzione tampone ovvero avere un pediatra provvisorio che nell’arco di un anno ha visto due professioniste succedersi nell’incarico: la dottoressa Daniela Ticca e attualmente la dottoressa Vanna Fresu, la quale finirà il proprio mandato a fine mese, dopo di che precisa l’ASL -ATS, sempre secondo le norme che disciplinano il settore, non è possibile attivare un nuovo conferimento. Attualmente le mamma dei piccoli pazienti hanno fatto una petizione per chiedere che la Regione si avvii al più presto a trovare la soluzione definitiva e meno dannosa per le 227 famiglie che si trovano nell’oblio dell’assegnazione del pediatra e che andrebbero a incidere già sulla mole di lavoro degli altri tre pediatri di Nuoro oppure ad avere anche l’assegnazione del pediatra nei paesi limitrofi al capoluogo barbaricino.
La soluzione. Da ottobre 2017 è stato richiesto alla Regione Sardegna la possibilità di attivare una sede straordinaria. “L’Accordo Collettivo Nazionale, infatti – precisa l’ASSL-ATS di Nuoro – all’art. 7 comma 2, consente la possibilità di individuare ulteriori zone carenti nel medesimo ambito territoriale, qualora venisse a mancare il diritto all’assistenza e alla libera scelta. Pertanto, pur non sussistendo i presupposti per l’assegnazione del quarto incarico, al fine di evitare situazioni di disagio, è stato chiesto di valutare una eventuale deroga, con il riconoscimento di sede carente straordinaria”.
Il problema girato all’assessore alla Sanità Luigi Arru. Come Cronache Nuoresi, abbiamo interpellato l’addetto stampa dell’assessore Arru, il quale ha risposto che non è tanto l’assessore a dover dare la risposta, quanto piuttosto la commissione medica incaricata che ha sede all’ospedale Brotzu di Cagliari, incaricata dall’ottobre scorso ha dare conferma o no alla richiesta dell’ASSL-ATS di Nuoro. Insomma in tutti questi passaggi burocratici, l’unica certezza è quella che le famiglie stanno subendo passivamente un profondo disagio perpetrato specialmente nei confronti dei piccoli pazienti