Recuperati tre turisti inglesi: si erano avventurati in solitudine a Suttaterra

Sonia

Recuperati tre turisti inglesi: si erano avventurati in solitudine a Suttaterra

martedì 22 Luglio 2014 - 12:59
Recuperati tre turisti inglesi: si erano avventurati in solitudine a  Suttaterra

Una veduta di Cala Gonone dal mare (© foto S. Novellu)

Veduta di Cala Gonone dal mare (©foto S. Novellu- Cronache Nuoresi)

Veduta di Cala Gonone dal mare (©foto S. Novellu- Cronache Nuoresi)

Ottima operazione effettuata dalla Protezione Civile Dorgalese

Sono stati recuperati a tempo di record i tre turisti inglesi, padre madre e figlio smarritisi sul Supramonte dorgalese, più esattamente tra Ghivine e Suttaterra, località molto note in paese ma anche tra i turisti per i percorsi di trekking che è possibile percorrere e per il paesaggio spettacolare.

Verso le 18 di ieri pomeriggio la stazione dei Carabinieri di Siniscola contatta la protezione civile dorgalese, segnalando la scomparsa di tre turisti residenti a Cala Gonone e smarritisi durante un’escursione. «Niente di grave di per sè – spiega Gianfranco Mesina presidente della locale Protezione civile – ma la famiglia come spesso accade si è avventurata sola verso Suttaterra, senza l’ausilio di alcuna guida».

Nino Pettorru, caposquadra della piccola spedizione, Franco usai e Sandro Rosu, costantemente in contatto radio con Gianfranco Mesina che li coordinava dal campo sportivo di Osolai, hanno raggiunto nel giro di appena un paio d’ore i malcapitati, reccuperando anche le loro biciclette e li hanno infine riaccompagnati all’hotel Cala Luna a Cala Gonone dove erano alloggiati.

«Le regole da seguire per evitare simili inconvenienti sarebbero le solite. – dice Mesina – Purtroppo non poche persone le scordano. Ci si deve avvalere delle guide specializzate che fortunatamente da noi non mancano. Anche i percorsi apparentemente più semplici, come quello protagonista ieri, diventano complicati quando sono affrontati da persone che oltre a non conoscere i luoghi non hanno grandi capacità di orientamento».

La Protezione civile dorgalese nasce nel 2010 e da allora conduce a titolo di volontariato numerose attività sempre più apprezzate da dorgalesi e turisti. In particolare i volontari si sono distinti in occasione  dell’alluvione avvenuta  lo scorso 18 novembre e per i soccorsi svolti successivamente nelle zone più colpite  della baronia e ad Olbia.

«Ieri sera abbiamo ricevuto i ringraziamenti e i complimenti della tour operator che ha organizzato il viaggio dei tre turisti smarritisi. Prosegue Mesina – Questo ci fa senza dubbio piacere, significa che la formazione di questi anni è stata importante; noi però abbiamo una mission ancora più importante del soccorso e ricerca, quello di creare la cultura della prevenzione».

I turisti dovrebbero essere obbligati a muoversi solo con le guide specializzate?   «Anzitutto dovrebbero essere più saggi quando non conoscono i luoghi. Poi il comune di Dorgali si è speso parecchio in questi anni per allestire percorsi percorribili dai turisti anche da soli. Penso alle vie che dalla vallata di Oddoene conducono verso Tiscali e Gorropu, oggi ben protetti, monitorati e segnalati e dove ultimamente non si è smarrito più nessuno. Anche noi demmo una mano su quei sentieri prima che il comune ottenesse il finanziamento del progetto Su Sercone per la valorizzazione del Supramonte.- Conclude Mesina- Attualmente i Comuni del Supramonte ragionano su come ridurre al minimo i i casi di rischio smarrimento, a mio avviso, la strada giusta è già  stata imboccata però abbiamo bisogno di più prudenza da parte degli escursionisti che si aggiungerebbe agli sforzi degli amministratori locali per la fruibilità del territorio e a quelli della Protezione civile per il soccorso».

Pierfrancesco Lostia ©Tutti i diritti riservati

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