Mamme nuoresi: ok al sardo tra i banchi di scuola

Sonia

Mamme nuoresi: ok al sardo tra i banchi di scuola

venerdì 07 Marzo 2014 - 12:56

Maria Doloretta Lai e Antonio Pinna

Maria Doloretta Lai e Michele Pinna

Si apra una trattativa con i vertici Regionali

Le mamme del Nuorese vorrebbero la lingua sarda per i propri figli a scuola come materia d’insegnamento. È il dato importante che sta emergendo in queste settimane durante gli incontri di sensibilizzazione e valorizzazione del sardo nei 52 comuni del territorio.

«Siamo ormai a metà percorso – ha detto con soddisfazione la presidente del Bellieni, Maria Doloretta Lai – e incontriamo sempre più madri che ci chiedono informazioni sull’insegnamento del sardo come materia istituzionale. È ormai risaputo che crescere in un ambiente bilingue migliora lo sviluppo cognitivo dei bimbi rendendoli più svegli e avvantaggiati nell’apprendimento di altre lingue come l’Inglese».

Grazie a “Su Sardu est in totue” – l’iniziativa promossa da Provincia di Nuoro e Regione Sardegna assieme all’Istituto Camillo Bellieni di Sassari e agli operatori di zona – nelle scuole materne la mamme ricevono tutte le più valide informazioni in materia. Quindi si realizzano i laboratori, dove i bambini di 5 anni fanno una merenda speciale con prodotti confezionati nel territorio. Spianate, marmellata e mandarini vengono ricomposti sul tavolo in vari modi, diventando figure a cui dare un nome: su paracu, su vasu de frores ecc. È un metodo accattivante per avvicinare i piccoli al sardo e stimolare in loro la ricerca lessicale.

Di fronte al successo di queste iniziative e alla domanda sempre in crescita da parte delle famiglie, Michele Pinna, studioso di lingua e letteratura sarda e direttore scientifico dell’Istituto Bellieni, fa un appello ai vertici della Giunta regionale per riconoscere al Sardo il diritto di co-ufficialità con l’italiano: «Si apra subito una trattativa con la Sovrintendenza scolastica regionale e con il governo italiano – è l’invito del docente -. Nelle scuole dell’Isola la lingua Sarda deve poter essere insegnata, studiata e utilizzata con la stessa dignità culturale e scientifica di tutte le altre».

“Su Sardu est in totue” prevede anche corsi specifici per agli adulti. In ogni comune del Nuorese sono in corso lezioni intensive di 4 ore, totalmente gratuite. È un’occasione per approfondire le regole base di una corretta scrittura del Sardo, ricevere materiale informativo e documentarsi sulle più recenti pubblicazioni.

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5 commenti  - mostra commenti

  1. NE SENTIVAMO PROPRIO LA MANCANZA EH!… E MEGLIO PARLARE E SCRIVERE BENE L’ITALIANO,INSEGNARE LA LINGUA PIU CONOSCIUTA AL MONDO OVVERO L’INGLESE PERCHE’ SERVE AI NOSTRI FIGLI PER IL PROPRIO FUTURO,IL SARDO VA RICONOSCIUTO MA NON NELE SCUOLE,INSEGNATELO A CASA,O IN CORSI FUORI DALLA SCUOLA,VOLETE IMPORRE UNA LINGUA CHE AD OGGI SERVE SOLO PER MANTENERE LE RADICI, POVERI BAMBINI CHE GIA FATICANO CON L’ ITALIANO,INGLESE O FRANCESE,VOLETE STREMARLI PURE CON IL SARDO…

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  2. Ottima iniziativa e segnale di civiltà. Il bilinguismo nell’età dello sviluppo da notevole impulso all’apprendimento di ulteriori lingue. In Sardegna abbiamo due lingue a disposizione, il sardo e l’italiano, usiamole.
    Quanto all’inglese, per crescere un figlio bilingue italiano inglese bisogna che almeno un genitore sia di madrelingua inglese. Quindi per ora è impossibile.
    Il commento urlato del signor luca qui sotto dimostra quanto l’ignoranza dei monolingui possa essere dannosa per le nuove generazioni di sardi cittadini europei.

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  3. INSISTO NEL’AFFERMARE CHE IL SARDO NON VA IMPOSTO NELLE SCUOLE,SE PROPRIO LO SI VUOLE IMPARARE,SI INSTITUISCANO DEI CORSI GRATUITI FUORI DALL’AMBITO SCOLASTICO,RITENGO CHE NEL 2014 IL SARDO NON SERVE A NIENTE HO MEGLIO SERVE SOLO A TENERE VIVE LE RADICI, I BAMBINI DEBBONO PARLARE E SCRIVERE LE LINGUE COME L’INGLESE O IL FRANCESE PERCHE SONO IL LORO FUTURO LAVORATIVO,AGGIUNGERE IL SARDO E UN IMPOSIZIONE E NON PERMETTERO MAI CHE HA MIO FIGLIO O FIGLIA GLI VENGA IMPOSTO,IL SARDO DEVE ESSERE UNA SCELTA VOLONTARIA NON UN IMPOSIZIONE.

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  4. @Luca….scusa se mi permetto Luca ma non accanirti così tanto, tuo figlio avra il cervello come una spugna, assorbe tantissimo nell’infanzia, piu di quanto noi stessi non ricordiamo,lascialo e vedrai che non faticherà, sarà naturale per lui capirlo e saperlo parlare già solo se tu a casa lo usi come lingua….anzi ne otterrà i benefici perchè avrà un cervello più allenato ed atletico! XD

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  5. SIGNOR GIUSEPPE
    SONO SARDO E NON MI VERGOGNO DI ESSERLO,CREDO CHE L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA SARDA NELLE SCUOLE SIA UN’IMPOSIZIONE A MENO CHE NON SIA INSEGNATO COME SI FA CON L’ORA DI RELIGIONE, CHE E FACOLTATIVA, MA NON PERMETTO CHE AI MIEI FIGLI GLI SIA IMPOSTA, NON LA GIUDICO UNA MATERIA IMPORTANTE, SE ME LO CHIEDERANNO, DI CERTO NON li OSTACOLERO’, TUTTO QUI…

    P.S SE LA LINGUA SARDA (QUALE E’ LA LINGUA? PERCHE OGNI PAESE HA UN SUO DIALETTO) VIENE INSEGNATA A SCUOLA COME MATERIA FACOLTATIVA NESSUN PROBLEMA, SE IMPOSTA ALLORA SONO FERMAMENTE CONTRARIO

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